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Natale con chi vuoi… ma in serenità

Provengo da una famiglia numerosa… o almeno pensavo. Una di quelle famiglie che quando si riuniva per le festività contava almeno quindici persone intorno al tavolo da pranzo. Conosco bene le dinamiche che si creano, le aspettative che si hanno di fronte alle ricorrenze, le emozioni che si muovono e le tante piccole, ma innumerevoli occasioni di scontro, diverbio, conflitto.

Ad ogni età le sue difficoltà. Non credo ci sia mai stato un Natale in cui io non abbia respirato quell’atmosfera fintamente rilassata da parte dei partecipanti. I padroni di casa sentono la responsabilità che tutto vada per il meglio, gli addetti ai fornelli che il menù sia all’altezza: le pietanze di qualità e le porzioni adeguate, le coppie sperano di non aver creato tensioni tra le rispettive famiglie, i bimbi attendono con impazienza i loro regali sperando che Babbo Natale li abbia accontentati… e chi solitamente è immerso nella sua impegnativa routine lavorativa, non vede l’ora di tornare alla normalità: stancante, ma rassicurante al tempo stesso.

Statisticamente le festività natalizie sono uno dei momenti dell’anno in cui le persone si ammalano di più, denunciano di sentirsi meno bene e, soprattutto, che lascia maggiori strascichi.

La letteratura, i film, le canzoni… ci inducono a pensare che tutto debba essere sereno e che ogni persona debba provare quella felicità e bontà tipica del Natale.

…ma quando non succede? Cosa accade quando non ti senti allineat* con questo stereotipo?

E se le feste passate in famiglia senti che ti vanno strette e che le tue emozioni al riguardo non sono delle più entusiasmanti… che cosa puoi fare?

Ridimensioniamo l’idea del Natale

Intanto diamo una bella ridimensionata alla nostra idea di Natale e di festività. Anche se ci hanno trasmesso un’ideale molto diverso dalla realtà, noi oggi abbiamo tutti gli strumenti per guardare le cose da un’altra prospettiva e con un’altra consapevolezza.

Se fino ad oggi hai sempre pensato che tutto dovesse essere perfetto… fermati e respira. Tutto andrà benissimo, anche, e soprattutto, senza che tu debba necessariamente farti in quattro.

Spesso le festività sono un’occasione importante per rivedere vecchi amici e parenti che non si vedevano più da tempo. Se da un lato questo ci può rendere emozionati ed impazienti, dall’altro, non sempre si creano delle atmosfere rilassate e conviviali quando non si vive la quotidianità.

Curiamo i dettagli e l’atmosfera

-Prova a pensare a qualche argomento da lanciare come input ad inizio del pranzo (o della cena);

-scegli una bella musica di sottofondo che metta di buon umore;

dichiara banditi alcuni temi che potrebbero creare tensione come la politica o lo sport;

-fai buon viso a cattivo gioco di fronte a domande imbarazzanti o poco carine… e magari studiati in anticipo alcune risposte eleganti e diversive da dare per salvaguardare te e il clima del momento, qualora non avessi voglia di intraprendere lunghe conversazioni sulla tua vita privata o professionale.

Se l’idea di fare tanti regali ti mette in uno stato di ansia e di agitazione, prova a scegliere un tema da seguire e regala a tutti i tuoi amici o parenti qualcosa che sia ad esso legato. Tra questi puoi optare ad esempio per dei bagnoschiuma profumati per tutti, delle calze particolari, dei biscotti, delle tisane, delle creme spalmabili… da confezionare con delle carte particolari e dei bigliettini personalizzati. L’idea può essere molto semplice, ma ti assicuro che sarà di grande effetto.

Non ti dimenticare, inoltre, che il Natale è un momento dell’anno dal significato profondo, non commerciale. Restituiamo dignità e importanza a questo aspetto e proviamo a lasciare andare tutto quello che ci potrebbe appesantire rischiando di impedirci di essere sereni.

Come prendersi cura di sè

Parola d’ordine di questi giorni? Mediazione. E’ vero che molto probabilmente saremo tutti in ferie, che non avremo la preoccupazione della scuola o del lavoro, ma è altrettanto provato che dover pensare a cosa fare, di cosa parlare, come trascorrere le prossime giornate, magari con persone che si frequentano di rado, può diventare molto più impegnativo. Per noi e per le persone che ci circondano. E’ facile che si possano avvertire delle tensioni o accendere dei conflitti (magari anche legati a dinamiche di vecchia data); fondamentale diventa dunque la nostra capacità di saper stare e mediare. Ascoltare noi, le nostre emozioni, il nostro corpo e poi gli altri. Non è detto che sia necessario assecondare tutti i desideri dei nostri cari per far sì che tutto fili liscio, anzi! Saper trovare un punto di incontro tra ciò che vorremmo fare noi e quello che vorrebbero fare gli altri è impegnativo, ma permette di raggiungere dei risultati più gratificanti e longevi.

Ritagliati degli spazi solo per te. Concediti delle pause tra un’occasione di convivialità e un’altra. Fai meditazione, organizza una passeggiata in un posto che ti metta in contatto con la natura, respira a pieni polmoni e cogli l’opportunità di iniziare a fare un bilancio di questo anno che sta per finire.

Non dimenticare l’importanza che il tuo umore ha per coloro che ami. Se assecondi ogni capriccio altrui lasciando che il malessere ti sovrasti, non avrai discusso, ma di sicuro nessuno potrà ricordarsi di queste feste per la loro serenità. Sii autentico e prova a sentire ciò di cui hai veramente bisogno. Approfitta di questo momento per vivere le tue relazioni con maggior leggerezza, ma nel rispetto della tua persona. Prendi questo tempo come un’occasione per allenare le tue tante abilità. In primis quelle comunicative e strategiche.

Tu sei al centro. Anche e soprattutto a Natale.

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